Il 2017 sarà ricordato come una delle annate più calde e siccitose della storia recente. A causa di un inverno insolitamente mite, con temperature di 3°C superiori alla media, il germogliamento è avvenuto con due settimane di anticipo. A eccezione di un breve periodo di freddo verso la fine di aprile, l’intera stagione di crescita è stata dominata da un clima caldo e asciutto, che ha portato a un minor sviluppo della chioma. La fioritura e l’allegagione si sono svolte in buone condizioni, ma la carenza di acqua ha limitato le dimen-sioni di grappoli e acini. I mesi di luglio e agosto sono stati caldi e quasi senza piogge, ma fortunatamente caratterizzati da notti sufficientemente fresche da permettere alle viti di riprendersi dal caldo e continuare a far maturare i frutti in maniera costante, mantenendo eccellenti livelli di acidità nell’uva. La vendemmia è iniziata presto ed è stata la più rapida di sempre, con soli tre giorni di raccolta tra il 24 e il 30 agosto. Date le particolari condizioni, l’uva è stata raccolta per età della vite invece che per singola parcella, producendo così solo quattro diversi lotti.
Masseto 2017
La produzione di vino a Masseto è al tempo stesso un’avventura e una scoperta continua. Un luogo in cui ha prevalso l’intuizione, dove nessuno poteva essere certo del successo del fragile Merlot, anche se la presenza delle argille blu del Pliocene suggeriva la possibilità di riuscita. La produzione di Masseto è un gioco di equilibrio: ci si sente come funamboli sempre sull’orlo di un precipizio.
Axel HeinzDirettore di tenuta
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